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Fare shopping online, un’abitudine che si diffonde sempre di più. Anche in Italia, dove nel 2015 vi è stato un aumento del fatturato dell’e-commerce del 19% rispetto all’anno precedente, per un totale di 28,8 milioni di euro.
Comodamente seduti davanti al proprio pc o con in mano il proprio tablet si può scandagliare la Rete alla ricerca dell’oggetto desiderato al prezzo più vantaggioso possibile. Mancanza di tempo per uscire e fare shopping, voglia di risparmiare, impossibilità di trovare in loco quanto cercato, la praticità di ricevere tutto direttamente a casa sono alla base della scelta di fare acquisti online. Lo shopping online ha però un costo per l’ambiente rappresentato dall’inquinamento dato dai data center dei siti, che in larga parte traggono l’energia per il mantenimento da fonti non rinnovabili (tra i più inquinanti c’è uno dei principali portali dell’e-commerce mondiale quale Amazon), e dalla flotta di furgoni utilizzati per la consegna a casa della merce. Le strade delle città sono sempre più invase da tali mezzi con il risultato che lo smog non fa che aumentare. E lo farà sempre più con la crescita della diffusione dell’e-commerce.
Contro tale inquinamento le città corrono ai ripari; l’ultima è stata Londra. Stanca del traffico congestionato anche a causa dei veicoli di consegna delle merci (cresciuti dal 2008 al 2014 del 3,8% e che si prevede aumentino nei prossimi 15 anni del 20%) e del costante superamento dei limiti di smog fissati dall’Unione Europea, l’autorità dei trasporti sta supportando finanziariamente lo sviluppo della Gnewt Cargo, società per le consegne in città che dispone della più grande flotta elettrica, così da favorire il passaggio totale ai veicoli verdi.
Una scelta simile è stata fatta anche in Norvegia, già a partire al 2011: qui il servizio postale statale ha acquistato per le proprie consegne 450 mezzi con alimentazione alternativa.
Non solo però solo le amministrazione pubbliche a vari livelli ad occuparsi del legame tra acquisti online ed inquinamento. In Cina è lo stesso Alibaba a collaborare con la casa automobilistica Kandi per far sì che le sue consegne siano sempre più verdi.
Le consegne dei venditori online vedono schierati non solo i furgoni. L’altro colosso cinese dell’e-commerce, Jd, ha iniziato a utilizzare i droni per le consegne ai clienti che vivono nelle aree rurali più remote. E sulla stessa si stanno muovendo strada anche Amazon e Google. www.italyjournal.it 12/06/2016
In Italia sempre più persone usufruiscono del servizio di acquisti online.
Coloro che scelgono di fare acquisti in rete lo fanno perché i tempi di consegna risultano velocissimi.
Il maggior problema che comporta l'aumento dello shopping online è il crescente inquinamento.
La soluzione adottata contro l'inquinamento a Londra è servirsi per le consegne di veicoli elettrici.
Attualmente solo nella capitale della Gran Bretagna hanno preso dei provvedimenti per diminuire lo smog causato dai veicoli dei corrieri.